E’ vero che il software Open Source è più stabile?

Il software è scritto da umani e gli umani commettono errori. Tuttavia è più facile che un software sia più stabile e libero da errori se più persone lo rileggano, correggano e testano.
I software Open Source hanno la fama di essere più stabili perché sono sviluppati da vere e proprie comunità di programmatori che condividono idee, soluzioni e parti di programma.
I programmatori Linux, ad esempio, competono far includere la loro parte di sorgente”inclusa nel cuore del famoso sistema operativo Open Source.
Nel software Open Source :
• gli errori vengono trovati e corretti più velocemente;
• in presenza di una buona comunità il software è tecnicamente eccezionale;
• la stabilità finale è migliore rispetto ai software proprietari che possono raggiungere questo risultato nel tempo, a costi elevatissimi e con maggiori difficoltà.

Perché il software Open Source è “modificabile”?

Se acquisto (o scarico) un software Open Source, mi vengono forniti sia il programma in formato “binario”, sia il codice “sorgente” del software. Disporre del codice sorgente permette a chiunque di modificare il software secondo le proprie necessità. Se il prodotto non è Open Source, questo non è possibile.

Che vantaggi offre il software OPEN SOURCE per la mia azienda?

Ecco tutti i vantaggi del Software Open Source per la tua azienda:

1. Taglio dei costi.
Il software Open Source è scaricabile liberamente e gratuitamente. Questo significa che, dovendo coprire solo i costi dei servizi dedicati e non per il prodotto in sé, il cliente azienda può risparmiare in media il 50% (a seconda del tipo di software).
Mentre i software proprietari vengono ceduti ad un costo proporzionale al numero di utenti coinvolti nell’installazione, inoltre, quasi per nessun software Open Source i costi sono legati al numero di licenze d’uso.
Immaginiamo che l’azienda voglia far accedere tutti i suoi agenti o addirittura i clienti al proprio gestionale (o a una parte dei suoi dati). Con un prodotto proprietario i costi di licenza sarebbero elevatissimi, mentre con un prodotto Open Source i costi restano immutati.

2. Servizio valore aggiunto e personalizzazione.
Il fornitore del software Open Source non vende semplicemente il software (che il cliente potrebbe scaricarsi liberamente), ma tutta l’assistenza dedicata: installazione, personalizzazione, consulenza sul migliore utilizzo, formazione degli utenti, ecc.
Nel mercato Open Source le aziende fornitrici non competono per le caratteristiche del prodotto ma per la bontà del servizio. A parità di funzionalità tecnico-informatiche la focalizzazione è sull’aiutare l’azienda a sfruttare a pieno il software ottenendo reali benefici organizzativi, gestionali e di processo.

3. Indipendenza dal fornitore.
Quando un cliente acquista un software Open Source e in particolare software libero, ne acquista (quasi sempre)
la proprietà, e in particolare i quattro diritti fondamentali della licenza “pubblica” G.P.L. (global public licence):
• libertà di utilizzare senza limiti il software;
• libertà di modificarlo a piacimento;
• libertà di distribuirlo anche con il codice sorgente;
• libertà di fare il re-branding del prodotto.
Il cliente, quindi, non ha più come punto di riferimento una sola azienda fornitrice, ma più aziende, vale a dire tutte quelle che contribuiscono allo sviluppo del prodotto di cui condividono la proprietà. Egli può quindi scegliere in qualsiasi momento tra vari fornitori alternativi, oppure, se preferisce, far sviluppare ulteriormente il software dai suoi programmatori, per adattarlo alle sue esigenze.

Che differenza c’è tra un software gestionale tradizionale ed un ERP?

Un software gestionale è uno strumento organizzato di acquisizione informazioni per generare documenti (es. fatture), calcolare costi e fare contabilità. Le diverse fonti di dati aziendali restano tra di loro scollegate.

Un sistema ERP, invece, collega e analizza tutti i dati aziendali con un approccio unitario. Il management può, così, monitorare costantemente e tempestivamente le performance aziendali in tutte le funzioni aziendali.
Ecco perché l’ERP costituisce uno strumento indispensabile per assumere decisioni corrette in contesti complessi e mutevoli.
Il funzionamento dell’ERP, inoltre, si basa sui processi organizzativi aziendali.
Introdurre un ERP in azienda significa, quindi, anche rivedere i processi organizzativi interni.
L’ERP verrà poi configurato in base a tali processi, e sarà in grado di suggerire le azioni da svolgere a ogni reparto aziendale e in quali tempistiche.
Per questo sono previste fasi di controllo e approvazione dei documenti, di liste documenti da emettere per data, e flussi di lavoro in base al tipo documento.

Che cosa è un ERP?

Per ERP (enterprise resource planning) si intende un sistema informativo aziendale in grado di integrare e gestire in modo coordinato tutte le informazioni relative ai processi aziendali.
Un ERP consente al management di monitorare costantemente le performance aziendali a tutti i livelli di business, disponendo tempestivamente di strumenti decisionali indispensabili per costruire dei vantaggi competitivi in ambienti sempre più complessi.

Che cosa è il codice sorgente di un software?

I programmi per computer (o software), sono scritti con una serie di comandi che formano il codice sorgente del programma. Per far funzionare il programma è possibile trasformarlo in un codice, detto binario, che il computer può interpretare, fatto da 1 e 0, che ha circa questa forma: “101010101000001110110011111” .
Non tutti sanno però che:
• solo i programmi trasformati in formato “binario” possono funzionare sui computer;
• qualsiasi programmatore può modificare un programma in formato “sorgente” ma non può farlo se è in formato “binario”;
Quando acquisto un software proprietario (es. il pacchetto Microsoft Office), mi viene ceduta la versione in formato binario, ma non il formato sorgente. In questo modo il programma non è modificabile, nemmeno qualora presenti dei difetti.
Se acquisto (o scarico) un programma di tipo Open Source, invece, mi vengono forniti sia il programma in formato “binario” sia il codice “sorgente” del software. Un programma Open Source è quindi un programma fornito con il suo codice sorgente. L’Open Source e il software libero sono anche una “filosofia”: molte persone pensano infatti che non condividere il sorgente dei programmi sia un forte freno al progresso dell’informatica e dell’economia più in generale.

Cosa significa Open Source?

Un software Open Source, a differenza di quelli cosiddetti “proprietari”, viene fornito insieme al suo codice sorgente, ovvero il codice che permette di modificare il programma per adattarlo alle proprie esigenze.

I termini “Open source” e “software libero” sono spesso confusi tra loro.
La licenza del software libero garantisce libertà fondamentali:
– Libertà di studiare il programma e modificarlo (il software deve quindi essere “open source”),
– Libertà di ridistribuire copie del programma,
– Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti

Open One propone solo software libero.
Le nostre aziende clienti sono pienamente proprietarie del software e sono libere di modificarlo e migliorarlo.
Rispetto ai software il cui codice sorgente resta nelle mani del fornitore, i programmi Open Source sono più sicuri, più verificabili e migliorabili, in quanto sviluppati in modo trasparente e “globale” da intere comunità di programmatori, che condividono idee, parti di programma e soluzioni.
Ma, come potrai leggere nelle prossime risposte, ci sono anche altri vantaggi, come la libertà rispetto ai fornitori e un importante risparmio sui costi.